Groda

 

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La parte della città più antica e più conservata si trova dentro le mura cittadine sotto il forte principale "Fortica" che in dialetto locale si chiama "Groda", centro cittadino. Si estende dalle parti nord e nordovest dell'antico centro storico.

Le tracce dei primi insediamenti ci portano nei tempi antichi all'epoca degli Illiri, erò secondo le fonti scritte possiamo dedurre che:

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La città Lesina è stata fondata dopo il 1278 con il secondo dominio dei Veneziani che trasferirono la sede comunale e diocesi da Lesina di allora (dopo Lesina vecchia, oggi Città Vecchia) a Lesna o Lisna (dopo Città Nuova o Lesina Nuova, oggi Lesina - Hvar). Il trasferimento è stato fatto per l'importanza del porto. Nel periodo Greco Romano esisteva già una città, ma per ragioni politiche alla parte opposta , pendio nord del colle Burka (S. Michele o Glavica) a sud dalla piazza odierna "Pjaca".  

 

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Con il passare del tempo "Groda" è stata costruita e durante il terzo dominio Veneziano circondata con le mura verso la metà del 15° secolo. Secondo l'accordo che Lesina firmò con Venezia nel 1420 il vecchio comune (Komuna) poteva tenere la maggior parte dei guadagni, ma doveva costruire e mantenere tutti i palazzi pubblici. Dunque tutti questi monumenti, le mura cittadine incluse, sono state costruite con impegno e soldi dei cittadini di Lesina,un fatto spesso dimenticato.

Dal "Groda" si esce dalle quattro porte una a est e una a ovest e altre due a sudest e sudovest.  

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La porta sudovest era considerata la porta principale (Porta maistra) perché dalla piazza portava nel cuore della "Groda" e da li verso il forte "Fortica". Dalla sua costruzione nel 15° Secolo, si usa anche il nome Porta della palma (Porta del datallo) perché vi cresceva una palma, disegnata nella veduta della città di allora.

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La porta sudest fu chiamata la porta della santa Maria o la porta della diocesi (per la vicinanza del' antica cattedrale e la diocesi).

La porta ovest era la porta di Goljava, oggi Gojava, sita in direzione della città che porta lo stesso nome. Inizialmente doveva essere circondata con le mura, ma si è rinunciò per la superficie troppo grande (La parte iniziate delle mura esiste ancora oggi).  

La porta est è la porta Badoer, chiamata in onore di un ufficiale veneziano ormai dimenticato. I Lesinesi la chiamano "gradno vrota", la porta cittadina, perché mentre tutte le altre porte collegano diverse parti della città, questa conduce fuori dalle mura cittadine.

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La maggioranza di queste porte aveva gli stemmi dei nobili Veneziani locali , apposti non per meriti, ma come un tangibile segno del potere. Questi segni di vanità furono rimossi dal governo Veneziano alla fine del 17° secolo.  

Dei monumenti sacrali dobbiamo menzionare La Chiesa dei Santi Cosma e Damiano posta nella parte sudovest della Groda, accanto alla torre con l'orologio (Leroj) costruita sulle fondamenta romane nel 15° secolo. (in fase di ristrutturazione), La chiesa dello Spirito Santo fu costruita al posto di un'altra, più antica e più piccola del 14° secolo dall'omonima confraternita nella seconda parte del 15° secolo.(santificata nel 1493.).

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Questa bellissima chiesa, sita nella piazzetta vicino alla porta cittadina est, ancora oggi ci trasmette l'antica eredità della confraternita lesinese. I conventi di S. Giovanni Battista e di S. Antonio Abate, dove dal 1664 vivono le suore benedettine, sono particolarmente interessanti perché formano un insieme.

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Il centro del convento è localizzato nella casa (una parte e conservata ancora) del grande poeta croato e lesinese Hanibal Lucic (1485 - 1553.) la quale sposa Giulia mise a disposizione. Come parte di convento troviamo anche la chiesa del periodo barocco, 17° secolo con una collezione da museo molto interessante che vale la pena visitare.

Nella "Groda" ci sono diverse e interessanti case antiche, la maggior parte costruite nel periodo tra il 14° e 17° secolo. Quelle più rappresentative sono state costruite nel 15° secolo poste nella parte più in vista di Lesina - sul muro cittadino sud sopra "Piazza". Vicino alla chiesa di S. Cosma vi è la casa Jaksic e accanto, sopra della porta sudovest, probabilmente la più bella - casa Uzizic.( erroneamente nominata Hektorovic). La costruzione ebbe inizio nel 1463 in lussuoso stile gotico floreale, ma la fine dei lavori si vede solo adesso, dopo cinque secoli e mezzo, il record, forse, anche a livello mondiale. Al nord c'è la casa natia di famoso poliglotta e naturalista Matteo Botteri (1808-1877), (oggi la locanda Leporini).

     

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Più ad est sul muro cittadino si trova la casa gotico - rinascimentale Paladinic (ristorante Paladini) e accanto essa una più piccola che fu di famoso poeta lesinese Petar Hektorovic (1487 - 1572) (oggi ristorante "Zlatna Skoljka"). Più avanti, sopra la porta cittadina sudest, troviamo "Palacet" Piretic - Jaksa, restaurato recentemente. Di più ad est si trova la casa Misetic, sembra una torre (ristorante Paradies Garten).

Nella via del muro sud e sono poste le case Gazarovic (Gazzari), costruito tra 14. e 16° secolo dove visse lo scrittore Marino (1575 - 1638), (ristorante Lucullus). Andando verso nordest arriviamo al pozzo cittadino del 1475. sul quale c'è leone veneziano con il libro chiuso che simboleggiava lo stato in guerra. Accanto il pozzo c'è la casa che stanno ristrutturando dove probabilmente nacque Petar Hektorovic.  

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All'incrocio della strada che collega la porta sudovest e la "Fortica" e la strada posta tra le porte est e ovest, troviamo la casa Lupi, costruita tra 15. e 17° secolo (locanda Novak - Kranjac). Più a nord, verso Fortica, c'è una piccola casetta dove nacque lesinese Niko Karkovic (1838-1918) che nella famosa battaglia navale, vicino Lissa 20. luglio 1866, svoltasi tra le flotte italiana e austriaca, rubò la bandiera italiana dalla nave militare Palestro e fu decorato dal imperatore austriaco e re croato Francesco Giuseppe.

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Nel 1966, al centenario della battaglia, sul muro della casa gli fu posta la lapide in memoria. La battaglia di Lissa, dove dalla parte degli austriaci combatterono in maggior parte marinai croati, è importante per la storia croata e in particolare per la Dalmazia odierna perché permise all'Austria di mantenere il possesso della regione per i prossimi 50 anni. Nella casa natia di Karkovic oggi c'è la locanda Menego (di Dinko Kovacevic) inevitabile meta per i turisti che vanno o tornano dalla Fortica.

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La visita del più antico e più importante forte cittadino Fortica è obbligatoria per tutti i turisti di Lesina. Costruita nel 14°, ristrutturata nel 16° e rialzata nel 19° secolo e stata posta dove già nei tempi antichi vi era un forte. Il panorama dal questo forte è indimenticabile.

Questo testo è stato scritto coll’aiuto affettuoso del conservatore di museo di Lesina.

Sono stati scritti molti testi riguardo i monumenti, le bellezze e la storia di Lesina - città e isola, ma dove ogni parte ha una propria storia. Noi cercheremo di raccontare e farvi immaginare una parte della città, dove viviamo e lavoriamo.